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¾     IV PREMIO LETTERARIO ASSOCIAZIONE STORICA MEDIO VOLTURNO: PREMIAZIONE

      di Luigi Cimino

 

Il giorno 5 aprile 2008, alle ore 17,00, nella Sala Minerva dell’Associazione Storica del Medio Volturno sarà presentato il busto in bronzo dell’artista Giovanni Parisi in memoria del Prof. Dante B.Marrocco, Presidente illustre dell’ente morale al quale ha dedicato passione, risorse, cultura,impegno, fino a donare alla sua creatura tutti i suoi beni, compreso l’intero palazzo sede della prestigiosa associazione.

Praeteritum et praesens è il motto dell’emerita associazione, passato e presente a significare ciò che finora è conosciuto, quindi tutto ciò che riguarda il Medio Volturno in un coacervo di cultura dalle arti alla storia, dalla letteratura alla filosofia, alla poesia, alla scienza.

Perciò la serata si compone di due manifestazioni in una: lo scoprimento del busto dell’emerito e compianto Presidente Prof. Marrocco e la premiazione dei vincitori del IV Premio Letterario 2007 bandito dall’Associazione Storica del Medio Volturno, i primi tre nel settore poesia ed i primi tre nel settore  prosa.

 Poesia vincitrice del premio letterario 2007 è risultata “Alluè?” di Luigi Cimino; seguono “A mia figlia” di Elena Mastroianni Santoro e “La guerra (Caiazzo ’43)” di Flora De Biase, entrambe 2^ classificate ex equo.

Nella sezione  prosa il primo premio è andato a Elena Mastroianni Santoro con “Come Eurialo e Niso”; il secondo premio è stato assegnato a Lina Iannitti con “Ritornare” ed il terzo premio è stato conferito a Luigi Cimino con “Le campane del paese natio”.

Come  è consuetudine, sia i componimenti  del settore poesia che quelli del settore prosa sono stati raccolti nell’Antologia dei poeti del Medio Volturno unitamente a quelli  di altri autori. L’Associazione storica del Medio Volturno, come ha scritto nella prefazione all’Antologia Luigi Cimino, “da modo, a chiunque lo ritenga, di partecipare con “poesie” e “prose” inedite ad un singolare premio che è quello di offrire alla critica degli altri “la propria capacità di creare”, intendendo per critica non quella a matita rossa o blu, ma più semplicemente quella che mette in discussione, aprendo, però, anche nuove possibilità, con la gioia di sentirsi inseriti in un contesto sociale che può ignorare o ripudiare le idee proposte, ma non può giammai prescindere da esse. Proprio come agisce la natura che, nel rigenerarsi e riproporsi, crea nuovi virgulti, giovani piante, vite nuove, ognuna diversa dalle precedenti pur se simili, come a dire che la riproduzione è segno di rinnovata varietà”.

 

"Alluè?"[1]

 

Ti  chiedi se è vero alcunché,

il   dubbio rincorri perchè

è il modo di chiedersi se

è vero quel fatto, "Alluè ?!".

 

Precede, conferma o smentisce

Il rincorrersi della notizia.

Se è vera o se falsa, cioè,

ti chiedi sempre "Alluè?!".

 

"Alluè?!" serve a tutti perché

predispone al racconto del che,

serve pure dopo il racconto

per capire se è vero,"alluè?!".

 

Molto spesso è domanda e risposta,

porta in sé la certezza ed il dubbio

ma pur sempre lo sfati perché

l'uno e l’altra conferma "alluè?!".

 

E se tutti raccontano un fatto,

delle volte in modo diverso,

per averne la piena contezza

tu richiedi un po' a tutti " Alluè?!".

 

"Alluè?!" ti appaga e ti guida

nei rapporti con gli altri viventi,

alla fine anche tu con te stesso

ti richiedi più volte "Alluè?!".

 

Luigi Cimino

 

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[1]“Alluè”, tipica espressione dialettale di Valle Agricola per dire “E’ vero?”.