di Michele
Giugliano
Quando il peso degli anni
aveva ormai fiaccato la sua forte fibra, Dante Marrocco ancora si preoccupava
del futuro dell’Associazione, ed incitava noi soci più vicini a continuare la
sua opera; e mi diceva, quasi mi pregava, di mantenere costante l’impegno per
assicurare l’esistenza e la continuità del sodalizio. M’incoraggiava,
anzi voleva fortemente che io occupassi il suo posto nella guida
dell’Associazione; ma io gli rispondevo che grande sarebbe stato il peso, che
nessuno avrebbe potuto sostituirlo pienamente, che io non avrei potuto
assolvere un incarico tanto imponente.
Una
vita intera, tutta la sua lunga vita egli aveva dedicato allo studio del
“passato e del presente” del Medio Volturno e, anche in ambito più esteso, del
Meridione d’Italia. Così, infatti, sulla sua lapide sepolcrale, che aveva fatto
predisporre già da molti anni, l’ormai vecchio Presidente, fondatore dell’Associazione,
volle ricordare, che egli aveva scritto di “storia del Meridione”.
Durante gli ultimi tempi, il nostro
illustre Presidente, ormai divenuto “Presidente Onorario”, non ha mai smesso di
interessarsi dell’attività dell’Associazione, degli Annuari, ed ancora riusciva
ad organizzare un suo personale contributo alle pubblicazioni.
Pur se le forze più non lo aiutavano,
gli rimaneva grande il desiderio di non smarrire la propria vasta cultura e di
richiamarla tenacemente alla memoria. A tale delicato compito si dedicava un
socio meritevole di stima, Mario Nassa, Segretario dell’ASMV; egli continuava a
sollecitare gli interessi culturali del vecchio Presidente Onorario ormai
cieco, leggendogli i testi più importanti della fede e della letteratura italiana:
fra tutti, Dante Marrocco prediligeva la Bibbia e la Divina Commedia.
Giunto
al termine del suo lungo percorso su questa terra, il nostro Presidente
Onorario, la cui esistenza nell’ultimo periodo di vita era davvero un miracolo
di volontà ed energia psichica, si congedava per sempre da noi, andava a
raggiungere il padre Raffaele, fondatore della prima Associazione, lasciandoci
tutti nella più profonda tristezza.
Siate sicuro, caro
Presidente, l’Associazione continuerà ad operare per il bene del Medio Volturno
secondo le Vostre direttive, con la guida del nuovo Presidente Pasquale
Simonelli, ed io, finché avrò vita, continuerò il mio percorso, quello che mi
avete indicato, con lo stesso impegno tenuto nei tempi migliori, quando
organizzavamo insieme l’attività dell’Associazione.
Vi ricordate Preside? Spesso
ci ritrovavamo, di sera, intorno ad un tavolo della Vostra cucina o nella
“Cappella”, con gli amici Bruno Di Lello e Arcangelo Mastrangelo, discorrendo
di storia, poesia, arte e astronomia, ma anche dell’Annuario, delle Antologie,
del Premio letterario e delle Mostre, da allestire nella Sala Minerva e nella
Palestra. Talvolta organizzavamo la cena o portavamo la pizza e Voi offrivate
del buon vino, taralli e quello che avevate nella dispensa.
Tutto questo non potrà più
ritornare, caro Preside, ma il ricordo di quel tempo non svanirà mai: con la
Vostra dipartita è finito un periodo della vita dell’Associazione, ma anche
della vita dei Vostri amici più cari.
Dante
Marrocco (a destra) con Mario Nassa